Pillole di sostenibilità

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Definizioni e approfondimenti

L’acidificazione della pioggia è un fenomeno legato all’emissione nell’atmosfera di quantità crescenti di ossidi di zolfo (S) e azoto (N), sotto forma di anidride solforosa (SO2) e ossido di azoto (NO). Questi sono i principali inquinanti emessi durante il processo di combustione, in particolare, l’ossido di azoto (NO) viene sempre rilasciato in quanto nell’aria sono presenti sia azoto (N) che ossigeno (O). Per quanto riguarda l’anidride solforosa (SO2), invece, solo in alcuni casi viene prodotta perché lo zolfo (S) non è presente nell’aria, quindi deve essere presente nel materiale bruciato. Gli effetti negativi delle piogge acide causano l’indebolimento delle piante, e quindi producono danni alle foreste, nonché producono un’alterazione chimica e fisica dei suoli e delle acque: questo fenomeno porta all’acidificazione delle falde acquifere e alla scomparsa delle specie acquatiche presenti nei laghi e nei fiumi. Inoltre, l’acidità della pioggia porta anche alla disintegrazione di alcuni materiali da costruzione e a sviluppare malattie respiratorie. Fortunatamente, questo problema sta diminuendo perché l’uso del carbone sta diminuendo.

Acid Rains is a phenomenon related to the emission of increasing amounts of sulfur oxides (S) and nitrogen oxides (N) into the atmosphere, in the form of sulfur dioxide (SO2) and nitrogen oxide (NO). These are the main pollutants emitted during the combustion process, in particular, nitrogen oxide (NO) is always released as both nitrogen (N) and oxygen (O) are present in the air. As for sulfur dioxide (SO2), on the other hand, only in some cases is it produced because sulfur (S) is not present in the air, so it must be present in the burned material. The negative effects of acid rain cause the weakening of plants, and therefore produce damage to forests, as well as produce a chemical and physical alteration of soils and waters: this phenomenon leads to the acidification of aquifers and the disappearance of aquatic species present in lakes and rivers. In addition, the acidity of rain also leads to the disintegration of some building materials and the development of respiratory diseases. Fortunately, this problem is diminishing because coal use is decreasing.

L’inquinamento atmosferico consiste nel cambiamento della normale composizione, o stato fisico, dell’aria atmosferica. Questo cambiamento è dovuto alla presenza di una o più sostanze in grado di:

  • Alterare le normali condizioni ambientali di salute
  • Costituire un pericolo diretto o indiretto per la salute umana
  • Compromettere le attività ricreative o altri usi legittimi dell’ambiente
  • Alterare le risorse biologiche, gli ecosistemi e i beni materiali, sia pubblici che privati.

L’inquinamento atmosferico può essere:

  • Naturale: polveri, eruzioni vulcaniche, incendi, decomposizione di materiale organico e scariche elettriche nell’atmosfera
  • Antropico: processi di combustione, smaltimento dei rifiuti e impianti industriali.

Inoltre, questi tipi di inquinamento possono essere sia locali (limitati alla zona di produzione dell’inquinamento) che globali (le conseguenze sono diffuse in tutto il pianeta).

Per controllare l’inquinamento dell’aria, sono stati stabiliti degli standard di qualità dell’aria che considerano il livello di pericolo dell’inquinante rispetto alla salute umana. I principali inquinanti regolati dalla legislazione sono:

  • Particolato: qualsiasi sostanza, solida o liquida, dispersa nell’atmosfera con dimensioni inferiori a qualche micron. Nelle aree urbane, si fa la differenza tra il PM10, cioè la frazione di particolato con dimensioni inferiori a 10 micron (in grado di essere trattenuto nelle vie respiratorie e non raggiungere i polmoni), e il PM2.5, cioè la frazione di particolato inferiore a 2,5 micron e più pericoloso del PM10. Alcuni degli effetti negativi del particolato sono dovuti allo sporcamento delle superfici esterne degli edifici, all’effetto corrosivo e al danneggiamento della vegetazione, oltre che a problemi respiratori.
  • Ossidi di zolfo: sono causati dall’azione antropica, provenienti principalmente da centrali termoelettriche, impianti industriali, raffinerie e dalla produzione di metalli. Oltre a causare piogge acide, sono anche responsabili di problemi all’apparato respiratorio.
  • Ossidi di azoto: sono tossici e irritanti per le vie respiratorie e sono prodotti dalla combustione.
  • Monossido di carbonio: è un inquinante che viene prodotto da tutti i processi di combustione alimentati con idrocarburi e quindi dai motori a scoppio, dai processi industriali e dalle emissioni naturali. È letale se la concentrazione nel corpo è alta, generalmente provoca perdita di concentrazione, alterazione dei riflessi ed emicrania.

 

Air Pollution is about changing the normal composition, or physical state, of atmospheric air. This change is due to the presence of one or more substances capable of:

  • Altering the normal environmental conditions of health
  • Constituting a direct or indirect danger to human health
  • Compromising recreational activities or other legitimate uses of the environment
  • Altering biological resources, ecosystems, and material goods, both public and private.

The atmospheric pollution can be:

  • Natural: dust, volcanic eruptions, fires, decomposition of organic material, and electrical discharges in the atmosphere
  • Anthropic: combustion processes, waste disposal, and industrial plants.

Furthermore, these types of pollution can be both local (limited to the area of ​​production of the pollution) and global (the consequences are widespread throughout the planet).

To control air pollution, air quality standards have been established which consider the level of danger of the pollutant in regard to human health. Main pollutants governed by legislation are:

  • Particulate matter: any substance, solid or liquid, dispersed in the atmosphere with dimensions of less than a few microns. In urban areas, the difference is made between PM10, i.e. the particulate fraction with dimensions below 10 microns (capable of being retained in the respiratory tract and not reaching the lungs), and PM2.5, i.e. the particulate fraction less than 2.5 microns and is more dangerous than PM10. Some of the negative effects of particulate matter are due to the dirtying of the external surfaces of buildings, the corrosive effect and damage to vegetation, as well as respiratory problems.
  • Sulfur oxides: they are caused by anthropogenic action, mainly coming from thermoelectric plants, industrial plants, refineries, and from the production of metals. In addition to causing acid rain, they are also responsible for problems with the respiratory system.
  • Nitrogen oxides: they are toxic and irritating to the respiratory tract and are produced by combustion.
  • Carbon monoxide: it is a pollutant that is produced by all combustion processes fueled with hydrocarbons and therefore by combustion engines, industrial processes, and natural emissions. It is lethal if the concentration in the body is high, it generally causes loss of concentration, altered reflexes, and migraines.

Il concetto di buco nell’ozono è improprio ed è più corretto parlare di diminuzione della concentrazione di questo gas nell’atmosfera. L’ozono è l’ossigeno triatomico (O3) che si trova a circa 30-40 km dal suolo, nella stratosfera, e riduce la penetrazione delle radiazioni ultraviolette sulla terra. In particolare, gli UVA riescono a raggiungere il suolo, ma gli UVB e gli UVC sono assorbiti dall’ozono. La causa principale della diminuzione della concentrazione di ozono atmosferico è il rilascio di clorofluorocarburi (CFC), presenti in refrigeranti, propellenti, materiali isolanti e materiali ignifughi. Sfortunatamente, i CFC sono anche responsabili dell’effetto serra, ed è per questo che è importante trovare materiali sostenibili per sostituirli. La protezione dalle radiazioni ultraviolette avviene attraverso un processo continuo di produzione e distruzione delle molecole. Infatti, le radiazioni distruggono l’ozono (O3), producendo una molecola di ossigeno biatomico (O2) e ossigeno (O). Successivamente, la decomposizione dei CFC genera radicali liberi di cloro (CL) che reagiscono efficacemente con l’ozono, sottraendogli un atomo di ossigeno. Questo porta alla disponibilità limitata di ossigeno atomico necessario per completare il ciclo e permettere la rigenerazione dell’ozono.

The concept of a hole in the ozone layer is improper and it is more correct to speak of a decrease in the concentration of this gas in the atmosphere. Ozone is the triatomic oxygen (O3) found about 30-40 km above the ground in the stratosphere and reduces the penetration of ultraviolet radiation to the earth. In particular, UVA is able to reach the ground, but UVB and UVC are absorbed by ozone. The main cause of the decrease in atmospheric ozone concentration is the release of chlorofluorocarbons (CFCs), which are found in refrigerants, propellants, insulation materials, and fireproofing materials. Unfortunately, CFCs are also responsible for the greenhouse effect, which is why it’s important to find sustainable materials to replace them. Protection from ultraviolet radiation occurs through a continuous process of production and destruction of molecules. In fact, radiation destroys ozone (O3), producing a diatomic oxygen (O2) and oxygen (O) molecule. Subsequently, the decomposition of CFCs generates chlorine free radicals (CL) that effectively react with ozone, taking away an atom of oxygen. This leads to the limited availability of atomic oxygen needed to complete the cycle and allow ozone regeneration.

I fenomeni di Inquinamento Globale sono caratterizzati dalla presenza di inquinamento diffuso in tutto il pianeta, e non limitato all’area geografica in cui è stato prodotto. I principali fenomeni legati all’inquinamento globale sono le piogge acide, la diminuzione della concentrazione di ozono e l’effetto serra.

The phenomena of Global Pollution are characterized by the presence of pollution spread throughout the planet and not limited to the geographical area where it was produced. The main phenomena related to global pollution are Acid rain, Decrease in ozone concentration, and the Greenhouse effect.

La Green Economy (GE) è l’economia che usa l’energia e le materie prime in modo efficiente, interviene negli ecosistemi senza danneggiarli, e considera i rifiuti come materie prime. È un modello teorico di sviluppo economico che mira a ridurre le emissioni e l’inquinamento, aumentando l’efficienza energetica e delle risorse. I macro settori di GE sono:

  • Energia rinnovabile
  • Edifici verdi
  • Trasporto sostenibile
  • Gestione dell’acqua
  • Gestione dei rifiuti
  • Gestione del territorio.

 

Green Economy (GE) is the economy that use energy and raw materials efficiently, intervene in ecosystems without damaging them, and consider waste as raw materials. It is a theoretical model of economic development that aims to reduce emissions and pollution, increasing energy efficiency and resources. The macro sectors of GE are:

  • Renewable energy
  • Green buildings
  • Sustainable transportation
  • Water management
  • Waste management
  • Land management.

L’effetto Serra è un fenomeno naturale causato dalla presenza di gas come l’anidride carbonica, l’acqua, il metano e gli ossidi di azoto nell’atmosfera. Questi gas sono trasparenti alla radiazione solare in arrivo, ma sono opachi alla radiazione emessa dalla terra, avendo una lunghezza d’onda maggiore. Senza l’effetto serra, la temperatura media della terra non sarebbe adatta ad ospitare forme viventi, essendo troppo bassa, tuttavia l’azione antropica ha aumentato la quantità di gas serra nell’atmosfera, principalmente a causa dei processi di combustione e delle azioni di deforestazione. Per quantificare l’impatto dei gas serra, emessi dall’azione umana, si fa riferimento al Global Warming Potential (GWP).

The Greenhouse Effect is a natural phenomenon caused by the presence of gases such as carbon dioxide, water, methane, and nitrogen oxides in the atmosphere. These gases are transparent to incoming solar radiation, however, they are opaque to the radiation emitted by the earth, having a greater wavelength. Without the greenhouse effect, the average temperature of the earth would not be suitable to host living forms, being too low, however, anthropogenic action has increased the greenhouse gases amount in the atmosphere, mainly due to combustion processes and deforestation actions. To quantify the impact of greenhouse gases, emitted by human action, we refer to the Global Warming Potential (GWP).

Il Life Cycle Assessment (LCA) è una metodologia di analisi che permette di valutare i carichi ambientali associati a un prodotto, considerando l’energia utilizzata per produrlo, i materiali consumati e i rifiuti finali. Viene utilizzata considerando tre diversi archi temporali:

  • Dalla culla alla tomba, cioè dall’estrazione delle materie prime (necessarie durante il processo di produzione) allo smaltimento del prodotto a fine vita.
  • Dalla culla al cancello, cioè dalla fase di estrazione delle materie prime all’uscita dallo stabilimento.
  • Dalla culla alla culla, cioè dall’estrazione delle materie prime (necessarie durante il processo di produzione), fino al riciclaggio del prodotto a fine vita
  • Dal cancello al cancello, cioè dall’ingresso all’uscita dell’impianto.

 

Life Cycle Assessment (LCA) is an analysis methodology that allows evaluating the environmental loads associated with a product, considering the energy used to produce it, the materials consumed, and the final waste. It is used considering three different time frames:

  • From cradle to grave, that is from the extraction of the raw materials (necessary during the production process) to the disposal of the product at the end of its life.
  • From cradle to gate, that is from the phase of extraction of raw materials to the exit from the plant.
  • From cradle to cradle, that is from the extraction of the raw materials (necessary during the production process), up to the recycling of the product at the end of its life.
  • From gate to gate, that is from the entrance to the exit of the plant.

L’inquinamento luminoso aumenta la luminosità del cielo, con conseguente diminuzione della visibilità dei corpi celesti, ed è dovuto alla dispersione del flusso luminoso emesso dai sistemi di illuminazione, in particolare:

  • Illuminazione notturna inadeguata
  • Riflessione del flusso luminoso verso il cielo
  • Gestione e manutenzione errata dei sistemi di illuminazione.

Questo inquinamento ha effetti dannosi sull’ambiente, alterando i ritmi vitali della flora e della fauna e riducendo la possibilità di effettuare ricerche astronomiche. Se l’inquinamento luminoso fosse controllato, si ridurrebbe anche il consumo di energia.

Light Pollution increases the brightness of the sky, resulting in decreased visibility of celestial bodies, and it is due to the dispersion of the light flux emitted by lighting systems, in particular:

  • Inadequate night lighting
  • Reflection of the light flux towards the sky
  • Incorrect management and maintenance of lighting systems.

This pollution has harmful effects on the environment, altering the vital rhythms of flora and fauna and reducing the possibility of carrying out astronomical research. If light pollution were controlled, energy consumption would also be reduced.

L’inquinamento acustico provoca l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo ed esterno, tale da causare fastidio, disturbo del riposo, delle attività umane, pericolo per la salute umana e deterioramento degli ecosistemi. Le fonti di inquinamento acustico includono:

  • Rumori provenienti dall’interno dell’edificio come conversazioni, tv, impianti audio, e in generale rumore di elettrodomestici.
  • Rumori provenienti dall’esterno dell’edificio come rumore di cantieri, zone industriali e veicoli come auto, treno, aerei.
  • Rumori da impatto come la caduta di oggetti
  • Riverbero, cioè il suono che si propaga per effetto della risonanza in ambienti molto ampi e vuoti.

Per ridurre l’inquinamento acustico si possono realizzare due azioni principali

  • prevenzione, adottando buone pratiche per produrre poco rumore
  • Protezione, mitigando gli effetti del rumore emesso. Tra i vari metodi di mitigazione, è possibile agire sulla sorgente, lungo il percorso che segue il suono o sul ricevitore.

 

Noise Pollution causes the introduction of noise into the living and external environment, such as to cause annoyance, disturbance of rest, human activities, danger to human health, and deterioration of ecosystems. Sources of noise pollution include:

  • Noise from inside the building such as conversations, TVs, sound systems, and general appliance noise.
  • Noise from outside the building such as noise from construction sites, industrial areas, and vehicles such as cars, trains, and airplanes.
  • Impact noise such as falling objects
  • Reverberation, i.e., a sound that propagates due to resonance in very large, empty rooms.

To reduce noisy pollution two main actions can be carried out:

  • Prevention, adopting good practices to produce little noise
  • Protection, mitigating the effects of the noise emitted. Among the various mitigation methods, it is possible to act on the source, along the path that follows the sound or on the receiver.

Lo Sviluppo Sostenibile è un concetto emerso nel 1987 durante la conferenza di Stoccolma e afferma che lo sviluppo dovrebbe essere in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Il concetto di sviluppo sostenibile, quindi, è legato al concetto di giustizia intergenerazionale. Inoltre, la sostenibilità implica equità sociale, economica, ambientale e istituzionale.

Sustainable development is a concept that emerged in 1987 during the Stockholm conference and states that development should be able to meet the needs of current generations without compromising the ability of future generations to meet their own needs. The concept of sustainable development, therefore, is related to the concept of intergenerational justice. Moreover, sustainability implies social, economic, environmental, and institutional equity.

L’inquinamento termico è legato alla seconda legge della termodinamica (affermazione di Carnot). Infatti, utilizzando una macchina termica non è possibile trasformare completamente il calore in lavoro ma una parte del calore fornito alla macchina viene restituito all’ambiente esterno.

L’inquinamento termico causato dalle industrie deriva principalmente dall’uso dell’acqua per raffreddare le macchine termiche. Infatti, le industrie rilasciano successivamente l’acqua riscaldata nell’ambiente. Una delle conseguenze peggiori è legata all’alterazione biologica, poiché lo zooplancton, il fitoplancton, i pesci e altre specie hanno un intervallo di temperatura preferenziale entro il quale sono favorite la riproduzione e la crescita. Al di fuori di questo intervallo, la popolazione diminuisce fino ad estinguersi.

Un’altra forma di inquinamento termico è legata alle isole di calore urbano, cioè l’aumento della temperatura nei centri urbani. Di solito, l’aumento è di circa 4-8°C rispetto alla periferia e alla campagna ed è causato dalla riduzione della vegetazione, dall’impermeabilizzazione delle superfici (che non permetterebbe l’evapotraspirazione), dalla geometria urbana capace di riflettere internamente la radiazione infrarossa e dall’uso di fonti di energia come condizionatori, veicoli e processi produttivi.

Thermal pollution is linked to the second law of thermodynamics (Carnot’s statement). In fact, using a thermal machine it is not possible to completely transform heat into work but part of the heat supplied to the machine is returned to the external environment.

The thermal pollution caused by the industries derives mainly from the use of water to cool the thermal machines. In fact, the industries subsequently release the heated water into the environment. One of the worst consequences is linked to the biological alteration, since zooplankton, phytoplankton, fish, and other species have a preferential temperature range within which reproduction and growth are favored. Outside this range, the population decreases until it becomes extinct.

Another form of thermal pollution is related to urban heat islands, i.e. the increase in temperature in urban centers. Usually, the increase is about 4-8 ° C compared to the suburbs and the countryside and is caused by the reduction of vegetation, the waterproofing of the surfaces (which would not allow evapotranspiration), by the urban geometry capable of internally reflecting the radiation infrared and the use of energy sources such as air conditioners, vehicles, and production processes.

Politiche e organizzazioni

L’Agenda30 è stata approvata dall’ONU nel 2015 per rendere il modello di sviluppo sostenibile in campo ambientale, economico e sociale. Essa ingloba 17 Obiettivi in un grande programma d’azione per un totale di 169 Target, in particolare:

Goal 1: Sconfiggere la povertà

Goal 2: Sconfiggere la fame

Goal 3: Salute e benessere

Goal 4: Istruzione di qualità

Goal 5: Parità di genere

Goal 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Goal 7:  Energia pulita e accessibile

Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Goal 9:  Imprese, innovazione e infrastrutture

Goal 10: Ridurre le disuguaglianze

Goal 11: Città e comunità sostenibili

Goal 12: Consumo e produzione responsabili

Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico

Goal 14: Vita sott’acqua

Goal 15: Vita sulla Terra

Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

Goal 17: Partnership per gli obiettivi

Agenda30 was approved by the UN in 2015 to make the model of development environmentally, economically and socially sustainable. It encompasses 17 Goals in a major program of action with a total of 169 Targets, namely:

Goal 1: No poverty

Goal 2: Zero hunger

Goal 3: Good health and well-being

Goal 4: Quality Education

Goal 5: Gender Equality

Goal 6: Clean Water and Sanitation

Goal 7: Clean and Affordable Energy

Goal 8: Decent work and economic growth

Goal 9: Industry, Innovation and Infrastructure

Goal 10: Reduce inequality

Goal 11: Sustainable Cities and Communities

Goal 12: Responsible consumption and production

Goal 13: Climate action

Goal 14: Life Below Water

Goal 15: Life on Land

Goal 16: Peace, Justice and Strong Institutions

Goal 17: Partnership for the Goals

L’Agenda21 è stata firmata durante la Conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo di Rio nel 1992. È un documento di intenzioni e obiettivi programmatici firmato da 179 governi e stabilisce diversi impegni da raggiungere nel XXI secolo. L’Agenda 2021 è un elemento di supporto per incoraggiare e monitorare lo sviluppo sostenibile ed è divisa in 4 sezioni e 40 capitoli. La sezione 1 riguarda il campo sociale ed economico, la sezione 2 la conservazione e la gestione delle risorse, la sezione 3 invita a rafforzare il ruolo degli attori sociali e, infine, la sezione 4 descrive gli strumenti di attivazione. Migliorare la qualità della vita, valorizzare il potenziale del territorio, integrare le politiche ambientali, economiche e sociali e dare importanza a una visione a medio-lungo termine sono stati identificati come obiettivi prioritari.

Agenda21 was signed during the World Conference on Environment and Development in Rio in 1992. It is a document of intentions and programmatic objectives signed by 179 governments and sets out several commitments to be achieved in the 21st century. Agenda 2021 is a supporting element to encourage and monitor sustainable development and is divided into 4 sections and 40 chapters. Section 1 covers the social and economic field, Section 2 covers the conservation and management of resources, Section 3 calls for strengthening the role of social actors, and finally, Section 4 describes the tools for activation. Improving the quality of life, enhancing the potential of the territory, integrating environmental, economic, and social policies, and giving importance to a medium-long term vision have been identified as priority objectives.

1972

Durante la Conferenza di Stoccolma del 1972, è stato formalizzato il concetto di Sviluppo Sostenibile, cioè uno sviluppo che assicura i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Durante questa conferenza, sono state prese in considerazione sia le questioni scientifiche che quelle politiche ed è stata richiesta un’azione globale.

During the Stockholm Conference in 1987, the concept of Sustainable Development was formalized, i.e., a development that ensures the needs of current generations without compromising the ability of future generations to meet their own needs. During this conference, both scientific and political issues were considered and global action was called for.

1979

Il cambiamento climatico è stato riconosciuto come un problema serio dalla Prima Conferenza Mondiale sul Clima nel 1979. Questo incontro scientifico ha esplorato come il cambiamento climatico potrebbe influenzare le attività umane. Ha emesso una dichiarazione che invitava i governi del mondo “ad anticipare e prevenire potenziali cambiamenti del clima causati dall’uomo che potrebbero essere dannosi per il benessere dell’umanità”. I piani per stabilire un programma climatico globale (WCP) sotto la responsabilità congiunta dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), il Consiglio Internazionale delle Unioni Scientifiche (ICSU), e il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) sono stati approvati durante quella conferenza.

Climate change was recognized as a serious problem by the First World Climate Conference in 1979. This scientific meeting explored how climate change could affect human activities. It issued a declaration calling on the governments of the world “to anticipate and prevent potential human-caused changes in climate that could be detrimental to the well-being of humanity.” Plans to establish a global climate program (WCP) under the joint responsibility of the World Meteorological Organization (WMO), the International Council of Scientific Unions (ICSU), and the United Nations Environment Program (UNEP) were also approved during that conference.

1992

Nel 1992, a Rio de Janeiro, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è stata firmata da 154 stati più la Commissione europea. Questa conferenza rappresenta una delle pietre miliari più importanti della storia, poiché sono stati identificati i principi chiave dello sviluppo sostenibile e sono stati definiti i concetti di “diritto umano” e “diritto a un ambiente sano”. In particolare è stata firmata l’Agenda21, un documento di intenti e obiettivi programmatici su ambiente, economia e società. È divisa in quattro sezioni che sono le dimensioni economiche e sociali, la conservazione e la gestione delle risorse per lo sviluppo, il rafforzamento del ruolo delle forze sociali e, infine, gli strumenti di attuazione. Altri accordi adottati a Rio sono stati la Dichiarazione di Rio, la Convenzione sulla Diversità Biologica e i Principi Forestali. I cinque atti globali firmati si basano su due principi:

  • Le risorse e la consapevolezza che devono essere consumate ad un ritmo che permetta alla natura di ripristinarle.
  • La produzione di beni deve evitare la creazione di scarti, rifiuti e inquinamento che non possono essere assorbiti dall’ambiente in un tempo ragionevole.

In 1992, in Rio de Janeiro, the United Nations Framework Convention on Climate Change was signed by 154 states plus the European Commission. This conference represents one of the most important milestones in history since key principles on sustainable development were identified and the concepts of “human right” and “right to a healthy environment” were defined. In particular, Agenda21 was signed, a document of intentions and programmatic objectives on environment, economy, and society. It is divided into four sections that are the economic and social dimensions, conservation and management of resources for development, strengthening the role of social forces, and finally, the instruments of implementation. Other agreements adopted in Rio were the Rio Declaration, the Convention on Biological Diversity, and the Forest Principles. The five global acts signed are based on two principles:

  • Resources and the realization that they must be consumed at a rate that allows nature to restore them.
  • Production of goods must avoid the creation of waste, refuse, and pollution that cannot be absorbed by the environment within a reasonable time.

 

1995

La Conferenza delle Parti (COP) si è riunita per la prima volta a Berlino nel 1995. In questa occasione, i paesi coinvolti concordarono che gli impegni presi nella Convenzione per i paesi sviluppati erano inadeguati e identificarono impegni aggiuntivi.

The Conference of the Parties (COP) first met in Berlin in 1995. On this occasion, the countries involved agreed that the commitments made in the Convention for developed countries were inadequate and identified additional commitments.

1997

Alla terza riunione della COP (COP-3), organizzata a Kyoto nel 1997, un protocollo sulla riduzione dei gas a effetto serra è stato firmato da oltre 160 partecipanti. Questo protocollo, che ha preso il nome di Protocollo di Kyoto, regolamentava i gas a effetto serra e impegnava i paesi a una riduzione quantitativa delle loro emissioni. In particolare, prevedeva una riduzione delle emissioni per gli Stati del – 5% (rispetto alla emissioni del 1990), da raggiungere entro il 2012. Il concetto di sviluppo sostenibile, emerso durante la conferenza di Stoccolma, abbraccia quattro dimensioni principali della vita collettiva, ovvero la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale. Questi concetti evidenziano la necessità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione (sostenibilità economica), garantendo il benessere umano, in termini di sicurezza, educazione, salute e socialità (sostenibilità sociale). Inoltre, la conferenza ha evidenziato la necessità di mantenere l’alta qualità e riproducibilità delle risorse naturali (sostenibilità ambientale) e garantire la giustizia, la democrazia, la stabilità e la partecipazione (sostenibilità istituzionale).

At the third COP meeting (COP-3), organized in Kyoto in 1997, a protocol on the reduction of greenhouse gases was signed by over 160 participants. This protocol took the name of the Kyoto Protocol and regulated greenhouse gases and committed countries to a quantitative reduction of their emissions. In particular, it provided for an emission reduction for States of – 5% (compared to the emission baseline of 1990), to be achieved by 2012. The concept of sustainable development, which emerged during the Stockholm conference, spans four main dimensions of collective life, namely, economic, social, environmental, and institutional sustainability. These concepts highlight the need to generate income and work for the livelihood of the population (economic sustainability), ensuring human well-being, in terms of security, education, health, and sociality (social sustainability). In addition, the conference highlighted the need to maintain the high quality and reproducibility of natural resources (environmental sustainability) and ensure justice, democracy, stability, and participation (institutional sustainability).

1998

La conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico del 1998 si è svolta in Argentina. La conferenza comprendeva la COP-4 e durante essa sono stati fissati alcuni obiettivi globali, da raggiungere attraverso “meccanismi di flessibilità”. Questi meccanismi riguardano il rafforzamento o l’istituzione di politiche nazionali di riduzione delle emissioni, la contabilità delle emissioni e la possibilità di commerciare i diritti di emissione. Infine, con il “meccanismo di sviluppo pulito”, i paesi industrializzati possono fornire assistenza ai paesi meno sviluppati nella lotta contro il cambiamento climatico, ricevendo dei benefici.

The 1998 United Nations Climate Change Conference took place in Argentina. The conference included COP-4 and some global objectives were set, to be achieved through “flexibility mechanisms”. These mechanisms concern the strengthening or establishment of national emission reduction policies, emission accounting, and the possibility of trading in emission rights. Finally, with the “Clean Development Mechanism,” industrialized countries can provide assistance to less developed countries in the fight against climate change, receiving benefits.

2009

La COP-15 ha avuto luogo a Copenhagen con la partecipazione di oltre 12.000 persone. Durante questa conferenza è stato discusso e definito il testo del nuovo accordo internazionale sul clima che ha sostituito, dal 2012, il protocollo di Kyoto. Il testo conferma l’obiettivo dell’UE di limitare l’aumento del riscaldamento globale a +2 ° C rispetto ai livelli pre-industriali.

COP-15 took place in Copenhagen with the participation of over 12,000 people. During this conference was discussed and defined the text of the new international climate agreement that replaced, from 2012, the Kyoto Protocol. The text confirms the objective of the EU to limit the increase in global warming to +2 ° C compared to pre-industrial levels.

2010

Durante la COP-16, i rappresentanti di 193 paesi hanno istituito un fondo verde globale per il clima per sostenere i paesi poveri e hanno concordato sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra dal 20% al 40% entro il 2020.

During COP-16, representatives from 193 countries established a global green climate fund to support poor countries and agreed on the need to reduce greenhouse gas emissions by 20% to 40% by 2020.

2015

La COP-21 si è svolta a Parigi nel 2015 e ha evidenziato come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile. In particolare, è stato definito che la temperatura possa aumentare fino a + 2°C rispetto al periodo preindustriale e che gli obiettivi precedentemente individuati vengano rivisti ogni 5 anni. Una tappa importante riguarda il coinvolgimento di tutto il mondo, anche dei paesi più inquinanti.

COP-21 took place in Paris in 2015 and highlighted climate change as an urgent and potentially irreversible threat. In particular, it was defined that the temperature could increase up to +2°C compared to the pre-industrial period and that the previously identified targets would be revised every 5 years. An important step concerns the involvement of the whole world, including the most polluting countries.

2018

La COP-24 si è svolta in Polonia nel 2018, definendo le regole di attuazione dell’accordo di Parigi del 2015. Di fatto, i quasi 200 paesi firmatari dell’accordo hanno definito nella pratica quanto stabilito in Francia tre anni prima. L’obiettivo generale era quello di combattere il cambiamento climatico a livello globale e definire un “Rule Book”, cioè un manuale di istruzioni per l’attuazione di tutti i principi dell’accordo. Poiché il limite di +2° C imposto dalla COP-21 è stato considerato insufficiente, il valore limite è stato abbassato a 1,5° C, definendo anche la necessità di una diminuzione del 45% delle emissioni di CO2 nell’aria entro il 2030, percentuale che dovrà salire al 100% entro il 2050. Durante la COP-24 è stato anche stabilito come distribuire le risorse finanziarie necessarie a sostenere i paesi meno sviluppati per indurli a ridurre le loro emissioni di CO2.

COP-24 took place in Poland in 2018, defining the rules for implementing the 2015 Paris Agreement. In fact, the nearly 200 countries that had signed the agreement defined what was established in France three years earlier as in practice. The general objective was to combat climate change at a global level and define a “Rule Book”, ie a guidebook for implementing all the principles of the Agreement. Since the limit of +2 ° C imposed by COP-21 was considered insufficient, the limit value was lowered to 1.5 ° C, also defining the need for a 45% decrease in CO2 emissions into the air by 2030, a percentage that must rise to 100% by 2050. During the COP-24 it was also established how to distribute the financial resources necessary to support the least developed countries to induce them to reduce their CO2 emissions.

2021

I leader mondiali si sono riuniti a Glasgow nel 2021, in occasione della COP-26. Durante la conferenza, sono stati evidenziati 4 obiettivi principali:

  • Mitigazione
  • Adattamento
  • Finanziamento per il clima
  • Rendere operativo l’accordo di Parigi.

In particolare, è stata individuata la necessità di azzerare le emissioni nette entro il 2050 e contenere l’aumento delle temperature di non più di 1,5°C, accelerando l’eliminazione del carbone, riducendo la deforestazione e aumentando l’uso delle energie rinnovabili. Un altro elemento chiave che è emerso riguarda il sostegno ai paesi più vulnerabili, al fine di mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e proteggere le comunità e degli habitat naturali, anche attraverso la mobilitazione di finanziamenti. Infine, l’Accordo di Parigi e la sua messa in operatività è stato un ulteriore elemento chiave, raggiungibile attraverso la trasparenza nel reporting delle emissioni di gas serra e il monitoraggio dei traguardi raggiunti dai paesi, oltre che tramite la ridefinizione dei meccanismi del mercato del carbonio.

World leaders gathered in Glasgow in 2021 for COP-26. During the conference, 4 main goals were highlighted:

  • Mitigation
  • Adaptation
  • Climate finance
  • Operationalizing the Paris Agreement.

In particular, the need was identified to zero net emissions by 2050 and contain the rise in temperatures by no more than 1.5°C, accelerating the elimination of coal, reducing deforestation and increasing the use of renewable energy. Another key element that emerged relates to supporting the most vulnerable countries to mitigate the impacts of climate change and protect communities and natural habitats, including through the mobilization of funding. Finally, the Paris Agreement and its operationalization was another key element, achievable through transparency in the reporting of GHG emissions and the monitoring of countries’ targets, as well as through the redefinition of carbon market mechanisms.

Indicatori di sostenibilità

La CO2 equivalente è una misura che esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica (CO2). Le tonnellate equivalenti si calcolano facendo il prodotto delle tonnellate di gas prodotte e il suo GWP, cioè un valore che indica la pericolosità del gas rispetto all’unità di massa di CO2. La ragione per cui ci riferiamo alla CO2 è che è il gas più abbondante anche se non è il più pericoloso.

Carbon Dioxide Equivalent is a measure that expresses the impact on global warming of a certain quantity of greenhouse gases compared to the same quantity of carbon dioxide (CO2). The equivalent tons are calculated by making the product of the tons of gas produced and its GWP, that is, a value that indicates the dangerousness of the gas with respect to the mass unit of CO2. The reason we refer to CO2 is that it is the most abundant gas even if it is not the most dangerous.

L’impronta Di Carbonio esprime la quantità totale di CO2, e di altri gas serra, associati a un’attività o a un prodotto. È un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sul clima. Nel calcolo, quindi, tutti i gas sono presi in considerazione, in riferimento al loro potenziale di riscaldamento globale.

Carbon Footprint expresses the total amount of CO2 and other greenhouse gases associated with an activity or a product. It is an environmental indicator that measures the impact of human activities on the climate. In the calculation, therefore, all gases are taken into account ,in reference to their Global Warming Potential (GWP).

L’impronta Ecologica è la quantità di terra e di mare necessaria per sostenere i bisogni di una popolazione di riferimento. Include la superficie necessaria per rigenerare le risorse consumate e la superficie necessaria per lo smaltimento dei rifiuti prodotti, nonché l’occupazione antropica del territorio. Se si confronta l’impronta ecologica con la biocapacità, cioè la disponibilità di superficie produttiva, è possibile valutare la sostenibilità dei livelli di consumo della popolazione di riferimento. Per chiarezza, se l’impronta ecologica è maggiore della superficie di cui dispone la popolazione (biocapacità) allora la popolazione sta utilizzando troppe risorse.

Ecological Footprint is the amount of land and sea necessary to support the needs of a reference population. It includes the surface necessary to regenerate the resources consumed and the surface necessary for the disposal of the waste produced as well as the anthropogenic occupation of the territory. If we compare the ecological footprint with biocapacity, that is the availability of production area, it is possible to evaluate the sustainability of the consumption levels of the reference population. For clarity, if the ecological footprint is greater than the surface the population has (biocapacity) then the population is using too many resources.

È un indicatore utile per esprimere la pericolosità di una molecola rispetto all’ozono. Infatti, l’ozono protegge gli esseri viventi e le piante dalle radiazioni UV ed è importante per la vita sulla terra. L’azione antropica ha portato ad una diminuzione sostanziale della concentrazione di ozono stratosferico ed è necessario intervenire al più presto.

Ozone Depletion Potencial is a useful indicator to express the danger of a molecule with respect to ozone. In fact, ozone protects living things and plants from UV radiations and is important for life on earth. The anthropic action has led to a substantial decrease in the concentration of stratospheric ozone and it is necessary to intervene as soon as possible.

L’impronta idrica è un indicatore che permette di calcolare il consumo totale di acqua necessario per svolgere un’attività o creare un prodotto. Prende in considerazione sia gli usi diretti che quelli indiretti, in particolare:

  • Acqua blu: acqua di superficie o di falda utilizzata e non restituita al sistema idrico, come l’acqua utilizzata per l’irrigazione.
  • acqua verde: acqua piovana utilizzata durante il processo di produzione, che non reintegra le risorse idriche di superficie o sotterranee.
  • Acqua grigia: acqua usata per diluire le sostanze inquinanti e reintegrare le risorse idriche superficiali e sotterranee.

I valori medi dell’impronta idrica di alcuni prodotti sono elencati di seguito:

WF (bottiglia di vino) = 438 l (90% coltivazione e 10% produzione)

WF (bottiglia di olio) = 5485 l (99% coltivazione e 1% produzione)

WF (1kg di carne di maiale) = 6500 l (99% produzione di mangime e 1% allevamento e altre attività).

Water Footprint is an indicator that makes it possible to calculate the total water consumption required to carry out an activity or create a product. It takes into account both direct and indirect uses, specifically:

  • Blue water: surface or groundwater used and not returned to the water system, such as water used for irrigation.
  • Green water: rainwater used during the production process, which does not replenish surface or groundwater resources.
  • Grey water: water used to dilute pollutants and replenish surface and groundwater resources.

The average Water Footprint values of some products are listed below:

WF (bottle of wine) = 438 l (90% cultivation and 10% production)

WF (bottle of oil) = 5485 l (99% cultivation and 1% production)

WF (1kg of pork) = 6500 l (99% feed production and 1% livestock and other activities)